Recentemente abbiamo avuto l’occasione di parlare con Anastasia Nosova, atleta ventunenne di pattinaggio di figura inline.
Anastasia vive a Mosca (Russia) e, al termine dei World Roller Games 2019, ha annunciato il suo ritiro dalle competizioni.
Tra i tanti successi in carriera rappresentando la Russia vanta il primo posto ai Campionati Mondiali 2016, l’oro ai Campionati Europei 2018 e l’argento ai recenti World Roller Games 2019 che ricordiamo essere l’evento biennale ospitante i Campionati Mondiali di tutti gli sport a rotelle nello stesso luogo.
Abbiamo quindi ritenuto importante contattare Anastasia Nosova e porle alcune domande per condividere con voi le sue risposte:
Ciao Anastasia, quanti anni avevi quando hai cominciato a pattinare?
Ho cominciato a pattinare sul ghiaccio quando avevo quattro anni. Nel 2016, quando avevo 17 anni ho iniziato la mia carriera nell’inline. Quindi una carriera lunga 17 anni.
Sappiamo che negli ultimi anni ti sei allenata con Elisabet Martin Mora (Spagna). Puoi raccontarci la tua esperienza?
Ho deciso di allenarmi con Elisabet perché avevo bisogno di un cambiamento, una nuova visione. Allenarmi con lei è stato come respirare una nuova aria e mi sono sentita meglio, più sicura di prima. Solitamente andavo in Spagna prima delle competizioni più importanti. È stata un’esperienza fantastica; c’era la giusta atmosfera per lavorare serenamente e ho passato momenti bellissimi.
Siamo un grande team!
Qual è il tuo elemento preferito nel patinaggio?
Adoro la Layback Spin (trottola rovesciata) e i miei salti preferiti sono Flip e Lutz.
Mi piace anche provare nuovi elementi e inventare nuove sequenze di passi che poi utilizzo nei miei programmi di gara.
Nel 2018 hai partecipato al Diamond Skate Trophy organizzato a Dolo (Venezia). È stata una bella esperienza?
È stato bello perché per me è stata la prima competizione assieme ad Elisabet. Non ero pronta al 100% nello short program ed ero molto concentrata nel free skating perché era anche il mio debutto con la nuova musica di Star Wars ma sono comunque riuscita ad ottenere il miglior punteggio del momento. Adoro le competizioni WIFSA per l’atmosfera familiare che si respira. Sono sempre piene di ottime persone tutte con la stessa passione per il pattinaggio.
Cosa ti piace di più dell’Italia?
Il sole, il cibo e le persone! È un Paese accogliente.
Puoi parlarci della differenza emotiva tra una competizione di basso valore ed una di massimo livello?
Certamente sento una grande differenza tra le due. Le competizioni di massimo livello sono avventure difficili da affrontare a livello mentale. Sento sempre la pressione di dimostrare il mio valore, in particolare a me stessa.
Giorno per giorno, competizione dopo competizione, se vuoi lasciare il segno devi continuare a migliorarti.
Le piccole competizioni invece le affronto quasi come degli allenamenti o delle esibizioni.
Hai annunciato il tuo ritiro dalle competizioni dopo i World Roller Games a Barcellona. Puoi parlarci del perché di questa decisione? Cos’è che l’ha resa così difficile?
Ci sono molte ragioni che mi hanno portata a questa decisione. In primis è difficile riuscire a studiare, lavorare ed anche pattinare. Lo scorso anno dividere il mio tempo tra tre impegni differenti in tre città diverse ha reso il tutto insostenibile.
Nello sport devi dare tutta te stessa; tempo, soldi ecc…quindi ci sono moltissime cose che ancora non ho fatto nella mia vita.
Ho cominciato a pensare di smettere prima dei WRG e quando sono arrivata a Barcellona la mia famiglia, il mio fidanzato, Elisabet e molti altri già sapevano che sarebbe stata la mia ultima competizione.
È stato shoccante vedere come la vita sia andata avanti comunque dopo aver smesso. In un certo senso è stato come tornare liberi da impegni e poter sfruttare tutto quel tempo per fare molte altre cose. Ora posso andare all’università ogni giorno e vivere una normale vita studentesca per esempio.
Lo sport agonistico di alto livello è una bellissima esperienza ma devi capire quando è il momento di smettere.
Stai pensando di iniziare una carriera come allenatrice?
Sì, ci sto pensando e la scorsa stagione ho iniziato a lavorare come allenatrice di pattinaggio di figura su ghiaccio nella scuola sportiva del governo.
Il mio sogno è di aprire il mio club di pattinaggio artistico inline. Ho quindi lasciato il lavoro come allenatrice di ghiaccio per tentare di seguire il mio sogno sulle rotelle.
C’è qualcosa che vorresti dire alle giovani atlete che praticano questo sport?
Solo divertitevi. So che non è facile, che i vostri sogni vi sembrano così distanti e che nessuno può capire come vi sentite ma non smettete mai di divertirvi pattinando. Scendete in pista e fate ciò di cui siete capaci perché ogni vostro movimento può scrivere la storia di questo sport.
E con queste bellissime parole, ringraziamo Anastasia e ci auguriamo di vederla presto tornare alle gare, questa volta in veste di allenatrice.